Quando muore un figlio, soprattutto se è giovane, è un dramma di sconfinate proporzioni.
Tutta la comunità cristiana si sente coinvolta.
Come essere vicini ai genitori? Non tanto con le parole, quanto piuttosto con il silenzio, la solidarietà e la partecipazione al dolore.
E soltanto chi è passato attraverso questo stesso dolore può capire può dare consolazione.
Ecco perché nasce anche nella Diocesi di Caserta questa associazione si tratta di una comunità di famiglie visitate dal lutto per la perdita prematura del proprio figlio che desiderano offrire a chi ha provato la stessa dolorosa esperienza, la stessa consolazione con cui sono stati consolati.
Attraverso il ministero della consolazione su modello di Maria, Madre Consolatrice, ci proponiamo di essere una presenza attenta, discreta, amorevole di ascolto, per aiutare i genitori ad uscire dalla solitudine del proprio dolore e condividerlo cristianamente con chi ha avuto la stessa esperienza.
Mediante incontri, ci proponiamo di accompagnare discretamente le famiglie lungo un percorso affinché risuoni la Parola divina nella propria storia personale.
L'accompagnamento avviene mediante incontri eucaristici, incontri di preghiera, condivisione fraterna, testimonianza visite alle famiglie contatti epistolari.
Voi credete di aver perso vostro figlio perché non lo vedete più, non lo toccate più, non potete più sentire la sua voce, ma in realtà voi non l`avete perso perché continua ad appartenervi, continua ad amarvi, continua ad essere accanto a voi, più vivo che mai, in una dimensione nuova, diversa da prima e vi sta preparando un posto,in Cielo, in attesa di potervi riabbracciare per sempre. È l`amore che supera ogni barriera e unisce la terra al cielo. L`aldiquà e l`aldilà diventano allora un luogo unico dove il rapporto d`amore con i figli che vi hanno preceduto si tinge di struggente tenerezza, diventa più intenso, più vero, più armonioso, diventa comunione d`amore, veramente "per sempre", nello spirito.
Andreana Bassanetti.
PREGHIERA DEI GENITORI AI FIGLI IN CIELO
Figli amatissimi che siete in Cielo, quando siete nati tra le nostre braccia avete riempito la nostra esistenza, incidendo nel nostro cuore una profonda e dolcissima traccia. Grazie a voi siamo diventati genitori, creatori importanti di una vita nuova, attraverso voi abbiamo conosciuto il volto gratuito dell’amore. Con voi abbiamo gustato i momenti più belli che il Signore ci ha regalato. Ora che siete nati tra le braccia del Padre, aiutateci di nuovo a trasformare il nostro fragile cuore sulla via dell’amore. Elevate i nostri occhi al di sopra dei limiti e del tempo, dei piccoli confini umani, nella fede, per renderli capaci di guardare ciò che non si vede. Dilatate le pupille dei nostri cuori alle meraviglie del Cielo, per contemplare il volto dell’Amore vero. Ed ora vi imploriamo, amatissimi figli, stringeteci forte forte e fateci rinascere tra le vostre braccia, dateci pace, forza, speranza. Quando il vuoto, il buio e la tristezza non ci danno posa, sollevateci nell’aria, vi promettiamo che guarderemo dall’alto ogni cosa. Portateci nel vostro Cielo, fateci entrare nella città celeste, per riempirci di Dio e stare alla sua dolce presenza . Da noi c’è freddo, odio, guerra e violenza, ma tanta sete di Dio . Intercedete per noi, vi preghiamo, aiutateci a portare a tutti il vostro bene perché nel mondo non ci siano più pene; noi vogliamo che ovunque regni pace e consolazione e nessuno sia più vittima della disperazione. Uniamoci a Maria nostra Madre consolatrice perché asciughi ogni lacrima.
Vi imploriamo di prepararci un posto per nutrirci di un sol Corpo e stare uniti per sempre.
I vostri Genitori.
CRISTO SOFFERENTE DEI GIOVANI
L’immagine sacra, in gesso dorato e legno è stata consegnata al Santuario di San Michele Arc. e Santa Maria del Monte da Angelo Carusone e dalla sua famiglia, in memoria di Arcangelo, studente universitario volato al cielo. L’opera, realizzata agli inizi degli anni ’70 da studenti dell’ultimo anno di un Istituto d’arte fu donata al Presidente della commissione di esami di maturità, il Prof. Francesco Spaziante docente di storia dell’arte del liceo classico “Giannone” di Caserta e che i figli Gerardo, Emilio e Modesto, hanno voluto offrire, in segno di solidarietà alla famiglia Carusone. Una figura che esprime tutta l’intensità del dolore di Cristo, negli ultimi spasimi della vita terrena, con il corpo che sembra staccarsi dalla Croce ed il capo tanto reclinato da nasconderne il volto. Il “Gesu’ sofferente dei giovani”, interprete della sofferenza umana, è un’icona che vuole essere un punto di riferimento per le famiglie colpite dalla più terribile delle tragedie: la morte di un figlio è al tempo stesso un simbolo e una speranza. Un simbolo, perché ricorderà quelle giovani vite spezzate. Una speranza, la più importante e immutevole: l’abbraccio con Dio, Grande e Misericordioso.
Gli Incontri dell'Associazione
L’Associazione si riunisce ogni 3^ Sabato del mese sul Santuario per la Celebrazione eucaristica in suffragio di tutti i figli defunti.
ORE 16:00 ACCOGLIENZA DELLE FAMIGLIE
ORE 18:00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA preceduta dal Santo Rosario "ora legale"
ORE 19:00 CELEBRAZIONE EUCARISTICA preceduta dal Santo Rosario "ora solare"
NB: Chi volesse iscriversi all'Associazione contatti l'attuale Presidente Angelo Carusone al numero 339.1876010 oppure 0823.824510
Associazione Anspi
Associazione
San Michele Arcangelo
e Santa Maria del Monte
Via Monte San Michele
81024 - Maddaloni – Caserta
Tel. 0823.336804
Presidente:
Don Angelo Delli Paoli
ORIGINI - Nasce nel contesto "Conciliare" (1962-1965) che ha visto la comunità ecclesiale porsi in dialogo con la modernità, in ascolto ed in ricerca degli elementi positivi che da essa si potevano trarre. Fondata da Mons. Battista Belloli "prete degli Oratori", per dare piena legittimità agli Oratori di operare nel tessuto sociale per l'educazione integrale dei giovani.
ASSOCIAZIONE - Realtà dinamica che pone le persone a ritrovarsi ed a misurarsi in "situazione" operando in "relazione"; considerata appieno la concretezza di ogni singolo ambito valorizzando al massimo le risorse umane di cui può disporre.
NAZIONALE - L'obiettivo è di fare Oratorio con una prospettiva nazionale; valorizzando le esperienze esistenti e promuovendone altre a misura delle esigenze dei singoli contesti ed in risposta alle istanze presenti nei singoli luoghi.
CIVILE - La volontà di partecipare allo sviluppo della Società italiana si traduce nel ricercare il bene per tutti i suoi componenti. Interpretare le autentiche istanze della gente, elaborare i progetti realizzabili, dar corso ad iniziative concrete che diventano la modalità di esercizio della "passione civile" dalla quale traspare la Carità Cristiana.
ECCLESIALE - L'Associazione nata nell'ambito ecclesiale vi trova la sua ragion d'essere e di operare, facendosi interprete e strumento della preoccupazione educativa.
POPOLARITA' - Si occupa di tutte le fasce sociali, con particolare attenzione a quelle socialmente deboli e meno tutelate. Si afferma in una visione di partecipazione diffusa alla realizzazione, alla gestione ed alla fruizione dei servizi educativi, ricreativi e culturali.
PASTORALITA' - Definisce la sua presenza ed il suo ruolo nel contesto dell'azione pastorale della Chiesa, ed in particolare della parrocchia. Il servizio che compie è di far sperimentare e rendere evidente, attraverso l'esperienza dell'Oratorio, l'amore di Dio mediante uomini e donne che si esprimono nel reciproco dono di sè.
ESSERE ASSOCIAZIONE - Peculiarità dell'Anspi è sicuramente l'anima educativa che si esprime in modalità diverse di servizio. Fare cultura associativa comporta formulare gli elementi costitutivi del patto associativo, definire criteri e metodi di partecipazione, designare modalità di esercizio dei ruoli al fine di raggiungere le finalità statutarie.
EDUCARE - Le nuove prospettive date dalla globalizzazione esigono l'assunzione di una dimensione di mondialità e di interculturalità nei rapporti educativi. Lo stabilirsi di nuove dinamiche e l'affermarsi di nuovi linguaggi estendono l'azione educativa oltre i limiti consolidati della tradizione.
FARE ORATORIO - Fare Oratorio è possibile ovunque. Significa affermare uno stile educativo che fa dell'esperienza il suo perno, della valorizzazione delle esperienze il suo esercizio di discernimento e della costruzione di esperienza la manifestazione della sua capacità creativa e di animazione.